Quando aveva tredici o quattordici anni, Marcel Proust rispose per iscritto a una serie di domande presenti su un album in lingua inglese, in una sorta di test psicologico. Alla sua morte l'album venne ritrovato e pubblicato. Su una seconda versione, di qualche anno successiva alla precedente, Proust aggiunse in cima al foglio l'annotazione "Proust par lui-même", ovvero, più o meno, "Proust raccontato da Proust".
Da allora il test è conosciuto come "Questionario di Proust", anche se, appunto, non fu lo scrittore a idearlo, limitandosi a fornire le proprie risposte. Si tratta di domande a cui chiunque può divertirsi a rispondere, per riflettere su se stesso o per costruire un proprio autoritratto.
A questo link le risposte di Proust, qui sotto invece... le mie.
Con un sorriso.
Il tratto principale del mio carattere
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Dire
sempre «devo», mai «voglio»
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La qualità che desidero in un uomo
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Saper
esprimere le proprie emozioni (un uomo che riesca a parlare di sé mi spiazza,
ci casco come una pera...)
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La qualità che preferisco in una donna
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La
sobrietà (non è vero: mi innamoro delle donne tacco 12 e labbra rosse, ovvero
quel tipo di donna che io non riuscirò mai ad essere...)
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Quel che apprezzo di più nei miei amici
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La
lealtà
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Il mio principale difetto
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L’accidia
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La mia occupazione preferita
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Scrivere
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Il mio sogno di felicità
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Riuscire
a giocare
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Quale sarebbe la mia più grande
disgrazia |
Non
aver avuto figli
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Quel che vorrei essere
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Un
uomo
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Il paese dove desidererei vivere
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Quello
dove tutto è ancora possibile
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Il colore che preferisco
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Azzurro
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Il fiore che amo
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Tulipani
bianchi, anche se ai fiori preferisco le piante (in una vita precedente, sono
sicura, ero un albero)
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L'uccello che preferisco
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Veramente
amo i gatti…
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I miei autori preferiti in prosa
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Isabel
Allende. Punto. Con tutti gli altri mi scatta il trip da prof. (va beh,
faccio un’eccezione per il Leopardi delle Operette Morali)
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I miei poeti preferiti
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Ovidio,
Leopardi, Saba, Cardarelli,
non
necessariamente in quest’ordine
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I miei eroi nella finzione
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Ulisse
(Enea proprio non lo reggo)
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Le mie eroine preferite nella finzione
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Penelope
(Didone era isterica, e per giunta stupida)
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I miei compositori preferiti
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“Compositori”
in che senso? Ahimé, sono tremendamente ignorante in fatto di musica (e in
infiniti altri), comunque diciamo Schubert, Chopin, Debussy e... Claudio
Baglioni :)
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I miei pittori preferiti
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Idem
come sopra… So solo che davanti a Vermeer, Renoir, Chagall, Schiele mi
sento...”risucchiata”
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I miei eroi nella vita reale
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Mio
padre
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Le mie eroine nella storia
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Tutte
le mamme di figli morti ammazzati
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I miei nomi preferiti
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Anna;
Marco
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Quel che detesto più di tutto
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L’ironia
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Personaggi storici che disprezzo di più
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Quelli
che, vincitori o vinti, non hanno mai detto a se stessi “I have a dream”
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L'impresa militare che ammiro di più
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Bah,
questa la salto proprio
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La riforma che apprezzo di più
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La
riforma del diritto di famiglia (ma non ne sono poi tanto sicura...)
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Il dono di natura che vorrei avere
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La
leggerezza
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Come mi piacerebbe morire
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Conoscendo
in anticipo il giorno e l’ora (così
prima pulisco il bagno)
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Stato d'animo attuale
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Attesa
(da troppo tempo)
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Colpe che mi ispirano più indulgenza
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Non
so essere indulgente, purtroppo
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Il mio motto
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“Prima
il dovere poi il piacere”
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